LA STORIA DI UN DODICENNE VITTIMA DI PREGIUDIZI E BULLISMO



L'articolo che ho letto e volevo presentarvi parla di un dodicenne pugliese, della provincia di Lecce, che è stato "accusato" di essere omosessuale. Addirittura non si sa neanche se sia omosessuale veramente. Ogni giorno che passava stava sempre più male: aveva conati di vomito, era in preda ad un'agitazione incontenibile e un malessere tale da indurre sua madre a portarlo in ospedale. La madre ha denunciato il fatto ai carabinieri e ai servizi sociali, i quali stanno indagando e la stanno aiutando. I bulli, suoi coetanei, lo "attaccavano" con provocazioni, scritte a lui e alla sua ragazza (considerata una copertura) sui muri della scuola media che i due frequentavano: "gay" per lui, "cicciona" per lei, con tanto di nomi e cognomi. E anche: "siete sporchi", "puzzate". Questi insulti proseguivano anche sui social, purtroppo. 

Ho scelto questo articolo perché questa storia mi ha molto colpita e rattristata, ma è importante raccontare. E' incredibile che i protagonisti di questa vicenda siano così giovani!

In questo articolo viene usata la schwa, una "e" rovesciata (Ə) che viene utilizzata per indicare entrambi i sessi.

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